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1.7 Faq tempi di consegna di fatture e notifiche

La notifica di scarto viene inoltrata dal Sistema di Interscambio (SdI) se, nel corso dei controlli effettuati sulla fattura, vengono riscontrati errori nella compilazione. La notifica viene inviata al soggetto che ha trasmesso il file e contiene anche il numero e il dettaglio dell'errore riscontrato da SdI. È possibile visionare l'elenco degli errori nella guida dedicata. Ricercare il codice esatto dell'errore restituito da SdI per visionare la soluzione. 

La fattura scartata viene considerata come non emessa e occorre inviare nuovamente a SdI il file della fattura corretta entro il limite temporale di 5 giorni dalla ricezione della notifica di scarto, al fine di evitare sanzioni. Per questo si consiglia di ricompilare il documento con la stessa data e la stessa numerazione di quella scartata.

Approfondimenti per la correzione di una fattura scartata sono disponibili alla guida dedicata
La notifica di mancata consegna può essere ricevuta sia in caso di fatture inviate a PA che a privati. In questo caso, il documento è recapitato da SdI al mittente della fattura e presente sul portale Fatture e Corrispettivi del cliente, ma non è stato consegnato attraverso il metodo scelto (PEC o Codice Destinatario).
 
La fattura non va rinviata. Per le operazioni da eseguire visionare le guide dedicate alla Mancata consegna PA e Mancata consegna privati
In seguito alla consegna di una fattura da parte di SdI a una Pubblica Amministrazione, quest’ultima ha tempo 15 giorni per restituire una risposta di accettazione o rifiuto.

Se non restituisce a SdI nessuna risposta il sistema di Interscambio al decorrere del quindicesimo giorno invia una notifica di Decorrenza termini. La fattura inviata per la quale si riceve una notifica di Decorrenza termini risulta comunque emessa e consegnata dal punto di vista fiscale e sarà versata in conservazione.

Se si riceve una notifica di Decorrenza termini è quindi opportuno contattare la Pubblica Amministrazione per chiarire lo stato della fattura, cioè se è stata da loro Accettata o Rifiutata. Se la PA ritiene Accettata la fattura si potrà attendere il pagamento. Se la PA non ritiene corretta la fattura si dovrà emettere una nota di credito e, successivamente una nuova fattura, seguendo la numerazione progressiva e correggendo gli errori evidenziati dalla Pubblica Amministrazione. Per ulteriori dettagli è disponibile la guida dedicata.
Secondo quanto previsto nelle regole tecniche contenute nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018 n. 89757, "i tempi di elaborazione da parte di SDI possono variare da pochi minuti sino a 5 giorni, anche in conseguenza dei momenti di elevata concentrazione degli invii delle fatture elettroniche".

Il processo di elaborazione delle fatture da parte dello SdI è articolato in più fasi che avvengono sequenzialmente e comprendono:
  • la ricezione dei documenti inviati da parte del Provider o azienda via PEC;
  • la presa in carico da parte dello SdI;
  • il controllo formale del documento e l'eventuale verifica dei parametri di sicurezza (firma, crittografia);
  • la comunicazione del documento all'Agenzia delle Entrate per l'inserimento nell'area Fatture e Corrispettivi;
  • l'invio della fattura al destinatario via PEC o per il tramite del Provider (con diversi tentativi a distanza di ore);
  • la comunicazione dell'esito di consegna all'Agenzia delle Entrate per l'aggiornamento dell'area Fatture e Corrispettivi;
  • l'invio dell'esito al destinatario via PEC o per il tramite del Provider.
Pertanto i tempi di consegna della Fattura elettronica e della Notifica di esito al mittente possono essere condizionati da molti fattori non predeterminabili. 

Recentemente, anche AssoSoftware, l'Associazione Nazione dei produttori di software gestionali e fiscali si è espressa sui tempi di consegna delle fatture elettroniche e delle relative ricevute da parte di SDI, ribadendo che possono verificarsi ritardi dipendenti anche da "fattori fisiologici legati a temporanei malfunzionamenti nelle eleborazioni o nella comunicazione tra sistemi e in taluni casi , in percentuali del tutto minimali, comportare ritardi anche superiori ai 5 gg, in particolare in questa prima fase di avvio del sistema". 
 
Tuttavia, per garantire una fruizione efficiente dei processi di fatturazione elettronica anche in questa fase di avvio, si consiglia di verificare sempre la propria posizione all'interno del Portale Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate. In questo modo sarà possibile avere una conferma immediata sia di aver ricevuto tutti i documenti necessari, sia che le fatture elettroniche inviate siano state correttamente recapitate. Inoltre, è bene tenere presente che è sempre buona norma prestare la massima attenzione in fase di emissione di una fattura elettronica accertandosi soprattutto:
  • di inserire correttamente il Codice Destinatario o l'indirizzo PEC del destinatario;
  • di controllare che la partita IVA del destinatario inserito in fattura sia corretta;
  • di comunicare al destinatario della fattura la ricezione di notifiche di Mancato recapito. In tali casi sarà cura dell'interessato scaricare la fattura direttamente dal portale Fatture e Corrispettivi dell'AdE e verificare il recapito fornito per la ricezione delle fatture. 
 
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