Obiettivo
Nel rispetto dei più avanzati standard di sicurezza e di recenti disposizioni delle autorità di vigilanza, i sistemi di Aruba verificano se i file allegati ad un'email PEC contengono file potenzialmente dannosi e, in caso positivo, lo segnalano con un avviso inserito all’interno del messaggio e della busta di trasporto.
La busta di trasporto è una busta virtuale firmata dal gestore PEC del mittente, all'interno della quale è inserito l'intero messaggio originale inviato dal mittente e i dati relativi alla certificazione della comunicazione. Sulla busta viene applicata una firma elettronica (paragonabile al timbro dell'ufficio postale) che garantisce la provenienza e l'inalterabilità del messaggio.
L'obiettivo è quello di notificare a chi riceve un messaggio PEC le possibili minacce che si nascondono negli allegati descritti nelle sezioni
Allegato cifrato o compresso con password e
Allegato che contiene macro.
Allegato cifrato o compresso con password
Alcuni allegati, ad esempio documenti compressi in un archivio (file .zip, .rar o .7z), che richiedono una password per l'apertura, sono criptati e il loro contenuto non può essere sottoposto a scansione antivirus. La protezione tramite password sui file impedisce infatti agli scanner di email e ai programmi antivirus di esaminarlo, e quindi su questi file è impossibile verificare se contengono malware (codice malevolo).
Per questo motivo, quando si riceve un messaggio contenente file cifrati o archivi compressi con password, si visualizza un avviso nel messaggio e nella busta di trasporto contrassegnato dall'icona
che mette in evidenza l'allegato non sicuro.
Allegato che contiene macro
Una macro è un piccolo programma creato per automatizzare le attività eseguite su un file.
Sono spesso usate nei software di scrittura e di calcolo, come ad esempio Word ed Excel, allo scopo di eseguire con pochi comandi operazioni ripetitive, e risparmiare quindi tempo; sono quindi molto utili, ma potenzialmente anche pericolose. Infatti, sono spesso usate dai criminali informatici come veicoli di malware, per diffondere codice malevolo nel computer o nella rete dell'organizzazione.
Per questo motivo, quando si riceve un messaggio contenente file cifrati o archivi compressi con password, si visualizza un avviso nel messaggio e nella busta di trasporto contrassegnato dall'icona
che mette in evidenza l'allegato non sicuro.
Cosa fare se l'allegato è sospetto
Se si visualizza l'avviso che l'allegato potrebbe non essere sicuro e l'email è sospetta,
non aprire e non scaricare l'allegato.
La migliore tecnica di difesa in generale è utilizzare "il buon senso".
Di seguito alcuni importanti consigli per ridurre i rischi:
- non cliccare link se non si è sicuri che la URL a cui fanno riferimento sia lecita;
- non scaricare gli allegati di mittenti sconosciuti;
- prima di aprire un allegato non atteso, chiedere conferma al mittente;
- effettuare una scansione antivirus della propria postazione e degli allegati che si intende aprire con software aggiornato e proveniente da fonti attendibili;
- non abilitare le macro in caso di ricezione di documenti Microsoft Office (ad esempio .doc, .docx, .xls, .xlsx);
- non utilizzare le stesse credenziali per servizi diversi;
- non aprire file eseguibili, come ad esempio file con le seguenti estensioni: .exe, .vsb, .js, .bat;
- valutare con attenzione il contenuto dei messaggi: gli istituti di credito, come anche un provider, non chiedono di inserire dati sensibili all’interno di form online;
- consultare sempre la pagina degli Avvisi per confrontare l'email ricevuta con quelle già censite da Aruba e per essere sempre aggiornati su eventuali comunicazioni fraudolente in circolazione e, se l'email non risulta censita, segnalare ad Aruba l'email sospetta tramite la sezione dedicata;
- consultare il magazine Aruba per informazioni e azioni di contrasto.
Come comportarsi se è stato aperto un allegato sospetto
Se è stata effettuata almeno una delle seguenti azioni:
- aperto un allegato sospetto;
- cliccato su un link di dubbia provenienza;
- fornite informazioni personali o riservate;
è consigliabile
intervenire tempestivamente sulle proprie macchine eseguendo tutte le verifiche ed operazioni tecniche che si ritengono necessarie assicurandosi di ripulire la propria postazione da infezioni dovute a malware e procedere al
cambio immediato della password di accesso della casella PEC.